La Voce di Trieste

Trieste alla rovescia

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Il mondo alla rovescia rientra nelle tradizioni magiche e favolistiche di molti popoli, inclusi gli indiani d’America.
A Trieste per questo genere di osservazioni antropologiche bastava invece la recente riunione conoscitiva del Consiglio comunale sul porto, ed i suoi sviluppi politici e di stampa.
Il tutto aveva ed ha come sfondo concreto, ma che tutti evitano persino di nominare, la nostra denuncia documentata alla Procura di Roma dell’operazione spaculativa “Portocittà” sul Porto Franco Nord per truffa pluriaggravata allo Stato ed altre gravi ipotesi di reato.
La discussa presidente dell’Autorità portuale, Marina Monassi, ha incominciato perciò a prendere le distanze, dichiarando che il regime di porto franco è prezioso, tutti i porti lo vorrebbero e va conservato perciò anche in quell’area; ed ha persino iscritto finalmente Trieste all’associazione internazionale dei porti franchi.
Mentre i potenti costruttori veneto e friulano Maltauro e Rizzani de Eccher, titolari della concessione speculativa addirittura per 90 anni pare non sappiano più che fare, sia per l’illegittimità totale della concessione, sia perché si sono accorti che le opere previste avrebbero costi e tempi non recuperabili sul mercato o con subconcessioni.
Tanto che il sindacodi centrosinistra Cosolini, inspiegato sostenitore ad oltranza di questa colossale speculazione fraudolenta ai danni del porto, ha incominciato a strillare, con sostegni di centrodestra , che l’area dev’essere anche sdemanializzata.
Cioè privatizzata, facendo così lievitare a dismisura il valore dei fondi a profitto dei potenti costruttori in imbarazzo.
Ma le forze politiche dentro e fuori il Consiglio Comunale invece di apprezzare il ravvedimento verbale di Monassi e denunciarela svolta speculativa del Cosolini, hanno incredibilmente attaccato lei e lodato lui.
In perfetta inversione, dunque, del ruolo di difesa dell’interesse pubblico a Trieste.
Ed a questo punto la domanda obbligata è: perché costoro non sanno nemmeno dove stia, o perché ne difendono altri?

© 2 Maggio 2012

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