La Voce di Trieste

Conoscere le stelle

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Giovedì 16 giugno 2011 alle ore 19.30 presso “Alla Caffetteria” di via delle Settefontane 56, a Trieste si terrà una serata dedicata alla conoscenza delle stelle, anche attraverso la proiezione di diapositive. Sarà una ghiotta occasione per avvicinarsi al mondo delle stelle, approfondendo più punti di vista. Durante la serata si avvicenderanno vari relatori.

Stefano Schirinzi affronterà il tema delle “Costellazioni del cielo estivo“. Le più note sono l’aquila, il Cigno, Lira e il Telaio. La stella principale dell’Aquila, Altair, forma con Vega della Lira e Deneb del Cigno il celebre Triangolo che domina il cielo estivo. Il Cigno è detta anche la Croce del Nord ed è la costellazione che si staglia in alto sopra le nostre teste sei cieli estivi. Il Telaio nell’antico Oriente raffigurava il telaio celeste della principessa Chi – Niu (identificata nella luminosissima stella Vega conosciuta come “la stella della tessitrice”) figlia dell’Imperatore del cielo. Era unita alla stella Altair da una storia d’amore: andata in sposa al guardiano dei buoi celesti (Altair) era al culmine della felicità, i due giovani però erano talmente innamorati che finirono per trascurare i loro rispettivi lavori e quando i buoi, incustoditi, si misero a pascolare nelle camere del palazzo imperiale, la regina adirata tracciò un grande solco in cielo e lo riempì con un fiume d’argento (la Via Lattea). Il fiume separò per sempre i due innamorati, ma l’imperatore del cielo vedendo quanto sua figlia soffrisse, decise che almeno per un solo giorno dell’anno, i due si sarebbero riuniti. Quel giorno alcune gazze volano alte in cielo per formare un ponte sul quale i due sposi finalmente si incontrano .

Alessandro Ciano parlerà invece di “Sciami Meteorici (Stelle cadenti)“, detti anche piogge meteoriche, ovvero di quei fenomeni astronomici che consistono nella caduta di un gran numero (maggiore di 10 per ora) di meteore. Uno sciame meteorico avviene quando la Terra, nel suo moto orbitale intorno al Sole, attraversa l’orbita di una cometa che ha lasciato una scia di detriti. Entrando a contatto con l’atmosfera ad una velocità di alcune decine di chilometri al secondo, questi piccoli frammenti di roccia (meteoriti) vengono bruciati per attrito con l’atmosfera, lasciando delle spettacolari scie luminose (ovvero le meteore, dette anche stelle cadenti).
Gli sciami sono fenomeni che ricorrono ogni anno attorno alla stessa data perché la Terra attraversa la stessa zona di spazio ogni anno. I nomi degli sciami meteorici si riferiscono ai nomi delle costellazioni da cui sembrano provenire tutte le scie luminose; in realtà questa è la direzione verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita in quella data. Gli sciami più famosi sono le Leonidi, le Geminidi, le Perseidi e le Quadrantidi.
Una cometa o un asteroide in genere dà origine a uno sciame di meteore, ma in alcuni casi anche a due: questi sciami sono centrati attorno a uno dei nodi o ad ambedue i nodi dell’orbita del corpo progenitore.
Relatore: Alessandro Ciano

Paolo Nordio chiude invece con “UFO e vita terrestre“. La ricerca di intelligenze extraterrestri basata su argomenti scientifici è cominciata verso la fine degli anni ’50. UFO è un acronimo americano che significa “oggetto volante non identificato” (Unidentified Flying Object). Finchè non viene riconosciuto, quindi, anche un satellite artificiale può rientrare nella definizione, facendo si che il termine non sia necessariamente riconducibile solo ad astronavi aliene. L’astronomia ha fatto passi da gigante nella comprensione della struttura dell’Universo anche se molte domande rimangono aperte. È però oggettivamente un atto di superbia pensare anche solo per il calcolo delle probabilità che tra gli innumerevoli pianeti extrasolari sparsi nella Galassia e nelle altre galassie esista solo la nostra civilità intelligente. Va però fatta una prima precisazione: un conto è la vita, che può esistere allo stadio batterico ovunque nell’Universo vi siano condizioni favorevoli per la vita, un altro conto sono le civiltà evolute. Un secondo discrimine va fatto pensando che possono esistere altri esseri intelligenti, ma bisogna vedere se tali civiltà sono più giovani o vecchie della nostra. Possono essersi anche estinte, oppure possono essere ancora allo stadio primitivo, e qui si entra davvero nel campo delle congetture. L’unica cosa certa è che le distanze dell’Universo sono talmente grandi da rendere remota la possibilità di contatto con esseri intelligenti. Ad esempio il progetto SETI, il grande sistema di radiotelescopi usato per cercare segnali di vita intelligenti nell’universo a decine di anni luce, l’unico progetto di grande rilievo avviato dalla comunità scientifica internazionale, finora non ha dato risultati.

© 14 Giugno 2011

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