La Voce di Trieste

Contro la vivisezione per i test di cosmetici

Petizione urgente da firmare a Trieste il 9 e 10 aprile

Si sono appena concluse le prime giornate nazionali in cui volontari della meritoria LAV – Lega antivivisezione onlus hanno portato in piazza la petizione contro la vivisezione per i prodotti cosmetici, che viene ancora attuata sugli animali con violenze incredibili ed atroci.

La Lav di Trieste lamenta che quotidiano locale non ne abbia pubblicati i comunicati, impedendo così a molti cittadini di  sapere dell’iniziativa e venire a firmare. Ha quindi bisogno della collaborazione di tutti per raccogliere anche nella nostra città il massimo numero di firme entro la fine di aprile.

Sabato 9 e domenica 10 aprile si potrà quindi firmare la petizione all’apposito banchetto della LAV, dalle 9.30 alle 19.30  in via San Lazzaro angolo via Ponchielli.

Sabato 9 aprile si potrà firmare dalle 10.30 alle 19 .00 anche al centro commerciale Le Torri d’Europa.

Con una donazione di 11 euro ci si può anche regalare l’uovo di Pasqua della LAV, aiutando la campagna di finanziamento dell’organizzazione.

 

Perchè firmare

Le norme italiane ed europee attuali consentono, incredibilmente, di praticare ancora sugli animali per due anni, sino all’11 marzo 2013, tre test atroci e fortemente invasivi:

1) di tossicità per uso ripetuto: sono costretti a mangiare o inalare ingredienti cosmetici, oppure la sostanza gli viene spalmata sulla pelle rasata per un periodo che può arrivare sino a 90 giorni, ed al termine dell’esperimento l’animale viene ucciso;

2) di tossicità riproduttiva: femmine gravide vengono alimentate forzatamente con la sostanza da testare e uccise per studiarne le conseguenze sui feti.

3) tossico cinetico: sono costretti ad ingerire la materia prima, e poi vengono uccisi per esaminare la distribuzione e l’accumulo della sostanza negli organi (assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezioni).

 

Nonostante le opposizioni delle organizzazioni animaliste e di parte della ricerca scientifica, la Commissione Europea ha inoltre incluso che sotto la dicitura “tossicità ripetuta”, due test ulteriori e non meno crudeli:

4) di sensibilizzazione cutanea: gli animali, dopo viene rasato il pelo, vengono messi a contatto con la sostanza per determinare eventuali relazioni allergiche, ed alla fine dell’esperimento vengono uccisi;

5) di cancerogenicità: vengono alimentati forzatamente per almeno due anni con la sostanza da testare, e poi uccisi ed esaminati per verificare l’eventuale insorgenza di tumori.

 

Tutte queste sperimentazioni oltre ad essere crudeltà disumane praticate per produrre cosmetici, sono anche inaffidabili nei risultati, ed inutili perchè come in medicina possono essere ormai sostituite da nuovi procedimenti scientifici che non richiedono l’uso di animali. E vengono invece proseguite soltanto perché alimentano dei giri di interessi venali.

A Trieste la LAV, della quale è responsabile cittadino Massimiliana Viezzoli, può essere contattata per informazioni e segnalazioni alla mail lav.trieste@lav.it

© 4 Aprile 2011

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