La Voce di Trieste

“Stracapirse” al teatro Bobbio

La mini rassegna “Tris Trieste” proposta dalla Contrada al Teatro Orazio Bobbio continua con il secondo appuntamento, mercoledì 19 aprile alle ore 20.30: Stracapirse di Luciano Santin è una brillante pochade sulla storia d’amore tra una vispa ragazza di Cittavecchia e un ufficiale napoletano, con Marzia Postogna, Valentino Pagliei, la partecipazione straordinaria di Ariella Reggio e Aleksander Ipavec alla fisarmonica. Tra i problemi del neocostituito stato italiano, vi fu (e in piccola parte permane) quella disomogeneità linguistica che si manifestò anche un secolo fa, nell’Alto Adriatico, alla fine della Grande guerra. A Trieste e dintorni, oltre allo sloveno e al tedesco, circolava un dialetto diverso dall’italiano standard. Basicamente veneziano ma infarcito di termini provenienti da altri idiomi, era il frutto della funzione marittima della città. Il problema non stava nelle parole incomprensibili, quanto nei trabocchetti costituiti dai «false friend», vocaboli simili ma dal significato affatto diverso. Il notissimo verbo pomigar, ad esempio, avrebbe il suo corrispettivo fonetico ma non semantico nell’italiano pomiciare. Struccarsi, ancora oggi, qui vale stringersi, abbracciarsi, e nel resto d’Italia, invece, ripulirsi il viso dal make-up, mentre l’avverbio “volentieri” continua a generare inutili attese e delusioni tra i visitatori ignari. Non voglio che mi copi, invece, può evocare una paura che va oltre il timore di un’imitazione, anche perché i cortei, invece che sfilare, possono rivelarsi micidiali armi bianche. La pochade Stracapirse è ambientata nella Trieste appena annessa all’Italia, e racconta la storia d’amore tra Jole, una “ragazza di Trieste”, e Gennaro, un ufficialetto napoletano della Sanità. Lui, figlio di un luminare della medicina partenopea, e lei, vispa ragazza di Cittavecchia, si incontrano, si piacciono, ma si comprendono sino a un certo punto. Cercano inutilmente, di “assestare” nel proprio contesto espressivo, termini che paiono familiari, ma generano insensatezza. La successione di gag ed equivoci dei quali entrambi sono preda, è decorata da un mélange di musiche e canzoni popolari, triestine e napoletane. Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro (Via del Ghirlandaio, 12 • tel. 040.390613/948471), presso TicketPoint (Corso Italia, 6/c • tel. 040.3498276), sulla App gratuita della Contrada e on line sui siti contrada.it e vivaticket.it.

© 18 Aprile 2023

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