La Voce di Trieste

“Le Prénom” al Teatro Rossetti

Risponde a quella linea della drammaturgia contemporanea francese che ama equilibrare umorismo e crudeltà in testi che dipingono la realtà in modo apparentemente godibile, ma in realtà anche duro e graffiante Le Prénom, interessantissimo esempio di scrittura teatrale, firmato a quattro mani da Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière. La commedia approda al palcoscenico dello Stabile regionale – da mercoledì 27 alle 20.30 a domenica 31 marzo per la stagione di “Prosa” – dopo essere stata consacrata in Francia da sei nomination al Prix Molière, da notevole successo di pubblico, e dopo aver ispirato ben due adattamenti cinematografici, il primo degli autori stessi e l’altro diretto da Francesca Archibugi. Delaporte e de La Patellière sono entrambi drammaturghi, sceneggiatori e registi quarantenni, artisti di spessore che ne Le Prénom scelgono di ritrarre la loro stessa generazione, attraverso una costruzione teatrale sapiente, illuminata da battute sagaci e talvolta crudeli e da tempi comici perfetti, nonché da personaggi tutti riusciti e credibili, tratteggiati alla perfezione. Fausto Paravidino che ha curato l’adattamento italiano della pièce, ha saputo restituirne appieno lo spirito e l’incisività. Ecco allora che il pubblico è invitato a entrare nell’accogliente appartamento di una coppia, Élisabeth e Pierre, della media borghesia, colti, di sinistra, insegnanti di francese, lei al liceo e lui all’università. Hanno scelto di invitare a cena gli amici di sempre: Claude – single incallito (o forse gay?) – che è orchestrale e suona il trombone nella Filarmonica di Radio France, e Vincent fratello di Elisabeth e amico del cuore del cognato, agente immobiliare di successo che ha sposato l’italiana Anna (anche lei in arrivo), da cui aspetta un bimbo. La serata sembra destinata a svolgersi in un’atmosfera ricercata e piacevole, fino a quando Vincent – certo che il figlio sarà maschio – anticipa ai commensali che il nome scelto per il piccolo è Adolphe. E ciò spiega la scelta del titolo e anche la catastrofe che segue. Il gruppo di amici resta infatti sconcertato dalla decisione: il nome scelto evoca inquietanti memorie storiche e, anche se serpeggia il dubbio che si tratti di uno scherzo, la discussione degenera ben presto, investendo valori e scelte personali. Provocazioni, scomode verità, rancori, rivelazioni, sentimenti profondi… come un turbine il confronto fra i cinque amici porta alla luce i lati più oscuri del loro lungo rapporto e al pubblico regala momenti esilaranti, battute durissime, e anche momenti di tangibile tensione e imbarazzo. È il ritratto di una generazione, in equilibrio instabile e talvolta frustrante fra le irraggiungibili utopie giovanili, e i realistici compromessi legati alle esigenze della vita adulta: Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino, Gisella Szaniszlò danno vita a queste potenti e divertenti dinamiche non solo emotive, portando in scena con convinzione e ritmo i loro personaggi, e sono diretti con mano sicura da Antonio Zavatteri. Lo spettacolo va in scena alle ore 20.30 da mercoledì 27 a sabato 30 marzo e domenica 31 alle 16. I biglietti ancora disponibili si possono acquistare nei consueti punti vendita e circuiti oppure in internet accedendo direttamente dal sito del Teatro, www.ilrossetti.it. Per ogni informazione ci si può rivolgere al numero 040. 3593511.

Fotografia di Bepi Caroli

© 26 Marzo 2019

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