La Voce di Trieste

“La Maria Farrar” al Teatro Miela

Mecoledì 19 e giovedì 20 aprile ritorna a grande richiesta al ridottino del teatro Miela Sara Alzetta con La Maria Farrar, dopo il grande successo di febbraio. Sara Alzetta, attrice triestina, ha studiato al Piccolo di Milano e all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e ora porta a Trieste, sua città natale, uno spettacolo crudo, denso e “polifonico” che mette in luce la sua grande bravura.A Maria Farrar, infanticida rinchiusa in carcere e che per il suo crimine viene uccisa dalle altre detenute, Bertolt Brecht dedica una delle sue poesie più belle, che si conclude dicendo: “Voi, che partorite comode in un letto e il vostro grembo gravido chiamate «benedetto», contro i deboli e i reietti non scagliate l’anatema. Fu grave il suo peccato, ma grande la sua pena. Di grazia, quindi, non vogliate sdegnarvi: ogni creatura ha bisogno dell’aiuto degli altri”. Manlio Marinelli, giovane autore palermitano di stanza a Torino, apre il racconto che ne fa Brecht reinterpretandolo in senso mediterraneo, barocco. «Io ho riportato la storia in una periferia qualsiasi di una metropoli italiana, ai nostri giorni – racconta Marinelli – ma l’andamento non è descrittivo o narrativo, anzi la chiave è surreale e dalla voce dell’ attrice scaturisce una moltitudine di personaggi”. Maria Farrar diventa così una ragazza del proletariato torinese della prima emigrazione meridionale. Nel suo universo ristretto il prete è veneto, la “più baffuta delle sorelle suore del pio albergo” è meridionale come lei, le appare una Madonna modenese mentre un sorcio le parla in romanesco. Nella sua triste storia incontrerà anche uno psichiatra di Milano e un politico dalla fiera identità padana e diventerà preda dei salotti televisivi. Uno spettacolo divertente e terribile al tempo stesso e una grande prova d’attrice. Prevendita alla biglietteria del teatro Miela tutti i gironi dalle 17 alle 19 oppure su http://www.vivaticket.it/

© 18 Aprile 2017

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