La Voce di Trieste

“Le tre parole che cambiarono il mondo”

E se alla fine gli atei avessero ragione? E se davvero Dio non esistesse? Ma sopratutto, cosa succederebbe se a dirlo fosse il Papa in persona? Nel suo libro Le tre parole che cambiarono il mondo, pubblicato da Raffello Cortina Editore, il celebre etnologo e antropologo francese Marc Augè prova a immaginare le conseguenze di quella che appare come una vera e propria rivoluzione e che, soprattutto, prende il via dalle parole del Papa, il simbolo stesso della religione cattolica. Un Papa che sceglie la Pasqua del 2018 (che , curiosamente, cade proprio il 1° aprile) per annunciare al mondo intero che Dio non è mai esistito. In poco meno di cento pagine Augè immagina quindi le conseguenze di un tale annuncio: come reagirebbero le masse di cattolici presenti in tutto il mondo? Come verrebbe accolta tale rivelazione? Con una forte dose di ironia, Augé, ateo credente e convinto, ripercorre gli scenari che inevitabilmente una tale notizia genererebbe: i media, sia quelli tradizionali che i social, diventano palcoscenici per esperti che interpretano e spiegano le parole del Papa, anche se la maggior parte delle persone si rende immediatamente conto della portata di una tale notizia. Le altre religioni esultano e alcune ne approfittano per portare a termine attentati terroristici sempre in nome di quel legame pace-religione che Augè non risparmia dal suo sagace sarcasmo. Ma quello che tutti si domandano è che cosa abbia spinto il Papa a pronunciare quella frase, quelle poche, ma rivoluzionarie parole, Creando una suspense degna di un giallo, l’etnologo francese lascia intuire che dietro quel gesto, in realtà, si celerebbe qualcosa, se possibile, di molto più grande che coinvolge una fantomatica organizzazione attiva a livello mondiale il cui progetto cambierà per sempre il destino del mondo. Le tre parole che cambiarono il mondo è un libro estremamente godibile in Augè dà libero sfogo alla fantasia (o forse a un suo sogno che spera diventi realtà) tratteggiando un futuro prossimo sgombro da tutto ciò che concerne le religioni, un mondo cioè che, secondo lo studioso francese, si è liberato di tutti gli orpelli che tali credenze portano con sé e che finalmente può riscoprire un periodo di vita migliore. Per sapere se davvero sarà così non ci resta che aspettare: il 2018 arriverà presto.

© 24 Novembre 2016

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