La Voce di Trieste

Duino-Aurisina tra speculazione edilizia costiera e disamministrazioni annose

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Attualità – gestioni del territorio

Nella piccolissima provincia di Trieste il sindaco berlusconiano del Comune di Duino – Aurisina / Devin Nabrežina, Giorgio Ret, ha pensato bene di ravvivare l’estate politica con dichiarazioni apologetiche dell’insediamento residenziale costiero di Portopiccolo, in costruzione nell’ex cava della Baia di Sistiana, affermando addirittura che sarebbe “il fiore all’occhiello” della sua amministrazione.

Il benemerito Comitato Turistico Economico Rilke presieduto da Simone Napolitano ha diffuso in replica una nota stampa facendo presente che si tratta invece della più grossa speculazione edilizia costiera dell’Alto Adriatico. Ed è anche, aggiungiamo noi, la più sfacciata di un genere di colonizzazione residenziale che non per caso è ormai impossibile realizzare altrove sulle coste italiane.

Il Comitato ricorda pure come il Ret aveva promesso che l’insediamento sarebbe stato di alloggi turistici, cioè produttivi di lavoro, mentre con la complicità della Regione diverranno residenze private ordinarie. Il sindaco aveva inoltre garantito, con l’appoggio del suo vice ed assessore Romita, che già i cantieri edili avrebbero portato molto lavoro nuovo a ristoratori, baristi e commercianti locali. Questi hanno aumentato risorse e personale per farvi fronte, ma rischiano ora i danni e le beffe perché pare che i cantieri apriranno come d’uso una mensa propria, e nel Comune acquistano ben poco.

Secondo colorita immagine del Comitato, quest’amministrazione del Comune avrebbe in sostanza prostituito il territorio all’edilizia speculativa costiera. Nel concreto sembra comunque evidente che l’asserito “fiore all’occhiello” del sindaco consiste nella trasformazione scandalosa di un sito costiero pubblico particolarmente prezioso, e valorizzabile per tutti, in un’enclave residenziale di lusso per soli ricchi. Complici la Regione ma anche forze politiche e stampa, e pretendendo pure gli applausi del popolo ritenuto evidentemente bue.

Per non dire delle operazioni anomale con cui, sempre nella Baia di Sistiana, i medesimi soggetti hanno paralizzato e trasferito alla stessa amministrazione comunale lo storico stabilimento balneare e ristorante di Castelreggio, espellendone l’ottimo gestore Ferrarese ed avviandovi gestioni riduttive, onerose, disordinate e discutibili sotto più profili. Il tutto nel quadro di un progetto di sfruttamento complessivo della baia con girandole di protagonisti, denari e progetti che alimentano da anni opposizioni ambientali ed economiche più che fondate, denunce ed indagini giudiziarie.

Se poi il sindaco attuale e gli altri corresponsabili, opposizioni politiche incluse, si rendano conto o meno della gravità di questi comportamenti dis-amministrativi loro ed altrui è questione diversa, anche se di ovvio rilievo morale e giuridico.

Ma sulle loro capacità di incoraggiare seriamente il turismo il Comitato Rilke osserva che l’amministrazione comunale Ret, con l’assessore Romita, avrebbe appena speso ben 150mila euro per creare due “Centri in Via” consistenti in un paio di panchine, quattro fioriere e sei bidoni delle immondizie. Mentre il Comitato stesso, volontaristico e con mezzi minimi, ha aperto ed ospita gratuitamente a Duino un proprio Info Point (punto d’informazione) turistico e culturale con ottimi risultati, in parallelo al sito www.duinotourism.it, che va a gonfie vele.

Sul piano politico si può aggiungere che l’amministrazione di centrodestra Ret appare per questi ed altri motivi ancora meno efficiente ed affidabile di quelle precedenti di centrosinistra (e non è poco). Ricordando pure che è potuta salire in sella, con le elezioni del 2002, non per meriti o forze propri ma perché la maggioranza di centrosinistra degli elettori era stata messa in crisi e frazionata da due manovre anomale concomitanti, una esterna ed una interna. Delle quali conserviamo memoria storica e prove.

La manovra esterna era quella dei nuovi proprietari della Baia, che dopo avere investito parecchio denaro in azioni di convincimento preelettorali avevano ottenuto un cedimento improvviso a proprio favore di quasi tutte le forze politiche. Quella interna era invece di un anziano possidente sloveno, che in cambio si attendeva dal centrodestra licenze edilizie negategli dai predecessori di centrosinstra, e benevolenze particolari per sue altre iniziative pur in sé apprezzabili.

Ma è da molti più anni ancora che il Comune costiero di Duino – Aurisina / Devin Nabrežina è al centro di operazioni politiche e speculative inammissibili, grandi e piccole, in danno alla comunità locale ed a tutti gli utenti dei suoi beni ambientali, dal mare al Carso. Sarebbe dunque ben ora di incominciare a rimediarvi finalmente con forze ed iniziative nuove e pulite. L’opera ed il profilo del Comitato Rilke ne sono già buon esempio.

 

Paolo G. Parovel

© 22 Agosto 2011

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