La Voce di Trieste

Riflettendo a nervi tesi

Ma che ci fa la polizia in piazza a caricare quelli che manifestano chiedendo le dimissioni di questo governo improponibile?

Cosa pensano quegli agenti mandati a manganellare persone inermi che manifestano la loro indignazione nei confronti di una casta autoreferenziale capace soltanto di aggiungere debito al debito, fagocitando rimborsi elettorali e vitalizi, aumentadosi alla chetichella gli stipendi, collocando manager incapaci a capo di enti inutili, concedendo appalti amichevoli a compiacenti “imprenditori” che faranno poi gonfiare i costi degli appalti stessi all’inverosimile, rubando i nostri soldi.

Si rendono conto che stanno difendendo degli indifendibili?
Lo sanno di essere un ingranaggio della vergognosa macchina che è diventato questo sistema-stato, con le sue connivenze, le amicizie, i ricatti e le baldracche?

Numeri, sono soltanto dei numeri. Lo siamo tutti.
In una società in cui si misura il benessere contando quanti soldi mettiamo in circolo (lo sapete che un incidente d’auto, ancor meglio se mortale, fa un sacco di PIL?) non c’è futuro. Strizzati come limoni, precari a vita senza futuro e con un presente da funamboli, tutto cio che dobbiamo fare è PAGARE. Cacciare il grano, la moneta. Ce l’hai? Bene. Non ce l’hai? Arrangiati.
Da una busta paga lorda se ne vola via il 30%, con quello che ti resta devi mandare avanti la tua vita: bollette, spesa, benzina, i figli che crescono, il bollo auto, l’assicurazione, il mutuo per la casa. Potrei continuare ancora, ma nel frattempo ho finito i soldi…

E poi bisogna sperare di non incorrere mai in un imprevisto. Sia esso medico, meccanico o esattoriale.
Per una multa non pagata quattro anni prima son capaci di sequestrarti la macchina (che poi la multa sia reale o si tratti di un errore si vedrà: intanto paghi). Si chiama fermo amministrativo, e può essere esercitato anche per cifre irrisorie.
Siamo qui per pagare. Si tratti di tassa, truffa o tassa-truffa non fa differenza.
Vessati da compagnie telefoniche che continuano a mandarci bollette da pagare nonostante mesi e mesi prima avessimo disdetto il contratto seguendo per filo e per segno la procedura richiesta. Perchè noi limoni strizzati si deve essere ligi alle regole, altrimenti non va mica bene.
Bidonati dal digitale terrestre per venderci le pay-tv. In Italia a tutt’oggi il digitale terrestre non raggiunge il 100% della popolazione, per ovvi motivi orografici.

E se vuoi protestare perchè, nonostante tu abbia pagato, non vedi? Chiami un bel numero verde ed entri in collegamento con un call-center dove trovi un operatore precario e sottopagato, e ti sfogherai con lui. Che non c’entra nulla.
Ma non vi fa imbestialire tutto questo? Non ditemi che riuscite a rimanere tranquilli davanti a scene come quelle viste fuori da Montecitorio.
Non vi viene voglia di scendere in strada e gridare come in Quinto potere: “Sono incazzato nero e tutto questo non lo accetterò più“? E continuare a gridare, a manifestare, fino a quando l’intero paese non si fermerà a gridare con voi?

Non siete stufi di fare i limoni?

© 23 Giugno 2011

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