La Voce di Trieste

Lucia Di Lammermoor chiude la stagione del “Verdi”

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Chiude la Stagione Lirica e di Balletto 2010-11 del teatro Verdi di Trieste una delle espressioni più significative del Belcanto: Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti che sarà rappresentata l’11, 12, 14, 15, 16, 17, 18  giugno in un nuovo  allestimento realizzato in coproduzione tra il Teatro “Verdi” e  l’Arena di Verona.

Lucia di Lammermoor racchiude in un  intreccio passionale amori impossibili, faide familiari e tematiche romantiche per eccellenza: l’atmosfera cupa di tragedia incombente, una  fragile figura di protagonista, una travagliata storia d’amore e infine la follia.

In quest’opera Donizetti interiorizza in chiave psicologica un topos della letteratura gotica per eccellenza: il cliché del fantasma che desta orrore e sorpresa dei romanzi gotici di Walter Schott tramutato nella rappresentazione, tutta “realistica, della pazzia come liberazione delirante dall’inganno e dal dolore dell’amore negato. Lucia infatti appare, dopo l’assassinio di Arturo, alla folla che l’osserva ammutolita, come un fantasma  una sorta di trapassata, già uscita dal cerchio della vita. In Donizetti, con Lucia di Lammermoor, il terrore dell’apparizione del fantasma come “non vivente”,tipico della letteratura gotica, evolve nell’orrore provocato dal delirio di chi è già “quasi fuori della vita”.

In Lucia la follia della protagonista  è il centro dell’opera e  Donizetti  nell’aria della pazzia riesce a  creare un centro drammatico di grande effetto sfruttando un topos vecchio quanto l’opera, ma che nel melodramma romantico assume uno spazio e una connotazione nuova ed intima.

E’ l’undicesima volta per questo capolavoro di Donizetti al “Verdi” di Trieste che già in passato annoverava edizioni con cantanti di lusso: da Carolina Ungher, protagonista della Storica prima del 1837, a Toti Dal Monte, Leyla Gencer  e Renata Scotto.  Il cast si compone di alcuni preziosi nomi della lirica: Silvia Dalla Benetta, Paola  Cigna (Lucia), Giorgio Caoduro e Marcin Bronikowski (Lord Enrico Ashton), Aquiles Machado e Jean François Borras (Sir Edgardo di Ravenswood), Giovanni Furlanetto, Dario Russo (Raimondo Bidebent), Gianluca Bocchino (Lord Arturo Bucklaw),  Annika Kaschenz (Alisa), Francesco Piccoli ( un Normanno).

La regia di Giulio Ciabatti, che si avvale delle scene di Pier Paolo Bisleri, dei costumi di Giuseppe Palella, e delle luci di Nino Napoletano, ambienta il dramma “in una  bruma fitta, …una condensa pesante in cui immagina vagare un branco di uomini come fantasmi nella nebbia, ……. Una fanciulla compare sul sentiero che taglia la radura, ferita antica di ragioni e di odi che assegnavano un confine lì dove ora si mischiano fango e neve e foglie marce… E di lì è passata, forse passa e ancora passerà la sua storia…. “ Una storia di “leggi violate… sangue da esigere.”

Con la partecipazione dell’Orchestra e del Coro del Teatro Verdi preparato dal M° Alessandro Zuppardo, la direzione e concertazione dell’opera è affidata al M° Julian Kovatchev.

Lo spettacolo sarà precedeuto giovedì 9 giugno alle ore 18 nella Sala del Ridotto del Teatro Verdi dalla prolusione all’opera di Rino Alessi, scrittore e critico musicale del quotidiano Il Piccolo e della rivista specializzata L’Opera.

© 4 Giugno 2011

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