La Voce di Trieste

Il futuro dei festival cinematografici a Trieste

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Se ne parla alla Stazione Rogers mercoledì 25 maggio

L’Associazione Casa del Cinema di Trieste promuove un incontro per discutere il futuro della settima arte a Trieste: l’appuntamento è previsto per mercoledì 25 maggio alle ore 19 alla Stazione Rogers (Riva Grumula 12); modererà l’incontro il giornalista e critico cinematografico Umberto Bosazzi, parteciperanno i due candidati sindaco Roberto Antonione e Roberto Cosolini.

Trieste è per tradizione “città di cinema“: da un lato persistono sul territorio diciotto schermi commerciali, con un indice fra i più alti d’Italia, e una frequentazione assidua da parte di un pubblico attento al cinema di qualità; dall’altro i festival cittadini (Trieste Film Festival, Science+Fiction – Festival della Fantascienza, Maremetraggio, I Milleocchi, Festival del Cinema Latinoamericano, NodoDocFest) raccolgono sempre maggiori consensi sia a livello locale che a livello nazionale e internazionale, e contribuiscono in larga parte a fare del Friuli Venezia Giulia “la regione più cinematografica d’Italia”. Nel sistema della attività culturali del capoluogo giuliano, quello del cinema è un settore caratterizzato da grande vitalità e originalità delle iniziative, che raccolgono annualmente una media di circa 50.000 presenze complessive di pubblico; si tratta di manifestazioni che danno occupazione a circa 150 professionisti, che portano negli alberghi di Trieste circa 600 ospiti (di cui oltre 300 provenienti da oltreconfine) e la cui ricaduta economica sul territorio è quantificabile in circa 1.800.000 Euro ogni anno.

Su questo tessuto di attività, i principali enti di cultura cinematografica del territorio (Alpe Adria Cinema, Anno Uno, APCLAI, Bonawentura, FVG Film Commission, La Cappella Underground, Maremetraggio) hanno costituito un progetto associativo funzionale alla migliore attuazione della Legge Regionale n. 21/2006 in materia di cinema e audiovisivi: la futura Casa del Cinema di Trieste, secondo un piano sviluppato con la Provincia di Trieste, troverà spazio nel palazzo di Piazza Duca degli Abruzzi 3. Questa sede istituzionale ospiterà la futura Mediateca di Trieste, costituita dagli archivi delle associazioni ai quali andranno ad aggiungersi collezioni pubbliche e private, offrendo agli utenti una raccolta di circa 25.000 film, 10.000 volumi e oltre 30 riviste specializzate; gli uffici della FVG Film Commission, con spazi appositi a favore delle numerose produzioni che regolarmente vengono a girare i loro film in città e in regione, fornendo in tal modo alle nostre terre un impareggiabile biglietto da visita in Italia e all’estero; e gli uffici organizzativi dei festival, favorendo sinergie ed economie di scala e facilitando sul piano operativo le realtà del ramo, che si appoggiano attualmente in gran parte, per la realizzazione delle manifestazioni, al Teatro Miela.

Ma i festival cinematografici sollecitano gli enti locali, e in particolare il Comune di Trieste, a dare maggiore sostegno per le loro manifestazioni, che rappresentano una ricchezza fondamentale del settore cultura e spettacolo della nostra città. In particolare, si chiede una soluzione al problema di un contenitore adeguato per i grandi festival, risolvibile adattando anche ad attività di cinema una struttura polifunzionale, come sul modello dei vicini centri di Pordenone e Udine; un maggiore impegno nella promozione degli eventi e nel coinvolgimento di tutti i settori cittadini a supporto delle manifestazioni; e un supporto superiore sotto il profilo finanziario, per un comparto che negli ultimi anni ha subito un pesante taglio dei finanziamenti regionali e statali. Dal punto di vista degli operatori del settore cinematografico, è interesse di ogni buona amministrazione che questo tipo di ricchezza sia adeguatamente valorizzata e resa fruibile alla cittadinanza, in particolar modo in una città come Trieste che sempre più dovrebbe realizzare l’opportunità di costruire attorno al turismo, alla cultura e allo spettacolo, un nodo strategico del suo sistema sociale ed economico.

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© 23 Maggio 2011

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