La Voce di Trieste

“Daddy Blues. Un papà per tutti” al Teatro Bobbio

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Si conclude al Teatro Orazio Bobbio di Trieste la lunga tournèe di “Daddy Blues. Un papà per tutti”, adattato e diretto da Vincenzo Salemme e interpretato da Marco Columbro e Paola Quattrini.

Venerdì 6 maggio si conclude al Teatro Orazio Bobbio di Trieste la lunga tournèe di “Daddy Blues. Un papà per tutti”, la commedia di Bruno Chapelle e Martyne Visciano coprodotta dalla Contrada-Teatro Stabile di Trieste e da Lo Studio Martini.
Adattato e diretto per le scene italiane da Vincenzo Salemme, lo spettacolo vede come protagonisti Marco Columbro e Paola Quattrini, che collaborano per la prima volta con la compagnia della Contrada e, sempre per la prima volta, recitano sul palcoscenico assieme.

Daddy Blues. Un papà per tutti”, che ha debuttato lo scorso gennaio a Faenza, in poco più di tre mesi ha raccolto calorosi applausi e il consenso della critica nazionale in 40 piazze in tutta Italia – fra le quali Genova, Torino, Firenze, Bari, Milano e Catania. Fra le dieci regioni italiane in cui è stato rappresentato, dal Veneto alla Sicilia, dal Piemonte alla Puglia, lo spettacolo ha già calcato a metà febbraio i palcoscenici del Friuli Venezia Giulia, dove ora fa ritorno proprio nel teatro della Contrada per concludere le repliche.

La trama della commedia ha per protagonista Matteo Pedrini, titolare con il cugino Roberto dell’omonimo studio di architetti. I due stanno tentando con fatica di mettere a punto gli ultimi dettagli di un nuovo progetto, ma l’impresa è tutt’altro che facile perché Matteo ha la testa altrove: dopo anni di battaglie e attese per poter adottare un bambino, lui e la moglie Clara sono sul punto di coronare il sogno di diventare genitori. Per un fortuito incendio dell’orfanotrofio che ha costretto ad anticipare i tempi, la terribile signora Benincasa, responsabile del servizio adozioni, sta per consegnare a casa loro il piccolo Ludovico. Purtroppo, proprio lo stesso giorno, Clara decide di lasciare Matteo!
Tutto è pronto per accogliere il piccolo Ludovico: il lettino, lo scaldabiberon, l’orsetto di peluche… manca solo la mamma adottiva! E siccome ci vogliono assolutamente due genitori perché la signora Benincasa affidi a Matteo il bambino, per non gettare all’aria quattro anni d’attesa, il novello padre dovrà trovare al più presto una soluzione. Pronto a tutto per raggiungere il suo scopo, l’uomo si destreggia in una menzogna dopo l’altra, fino a far passare per sua moglie la segretaria Titta, finendo da lì in poi da un paradosso all’altro.
Il tutto davanti agli occhi stupiti di un importante cliente dello studio, che rimane coinvolto, come tutti gli altri personaggi della commedia, in una sorta di follia generalizzata, dove ciascuno a suo modo finisce col mettersi in ridicolo.

© 3 Maggio 2011

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