La Voce di Trieste

Adriano Doronzo presenta “La rosa di Rudolf”

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Il nuovo album venerdì 15 aprile al Teatro dei Fabbri

Dopo il successo di Favole Colorate, uscito l’anno scorso per la casa discografica Storie di Note, torna a calcare i palcoscenici con un nuovo album l’eclettico triestino Adriano Doronzo.  Il cantautore, poeta e organizzatore di eventi presenterà in un concerto live il suo nuovo disco La rosa di Rudolf”: un appuntamento d’eccezione, in anteprima assoluta, che si terrà sabato 15 aprile nella cornice del Teatro dei Fabbri di Trieste (via dei Fabbri, 2/a) alle ore 20.00, a ingresso libero.

Durante la serata l’artista ripercorrerà in musica le tappe salienti della sua produzione e suonerà proprio a Trieste, sua città natale, alcuni brani tratti dal suo nuovo album. Ad accompagnarlo ci saranno la voce e le “fantasie musicali” di Irene Brigitte, Max Cernecca al piano e tastiere, Franco Trisciuzzi alla chitarra, Michael Petronio alle percussioni e il suadente sax di Bruno Prodan.

Questo nuovo disco, che si aggiunge agli altri cinque album della sua già nutrita produzione discografica, riprende quel linguaggio semplice già presente in Favole Colorate, che il cantautore triestino utilizza da sempre anche per parlare di argomenti profondi e delicati e che è diventato un po’ il suo marchio di fabbrica. Una scelta, quella di Doronzo, che vuol essere anche un omaggio a Rudolf Steiner, il filosofo che è riuscito con parole semplici e accessibili a tutti a comunicare cognizioni di territori sconosciuti, stimolando menti e cuori alla ricerca del vero senso della vita.

Il testo di Adriano Doronzo non prescinde dalla musica e non è quindi poesia, ma vera e propria canzone, in cui la parola non può fare a meno delle note che l’accompagnano. La verve inventiva del compositore si manifesta attraverso l’estrema varietà delle sue composizioni, che per richiami ed evocazioni si rifanno alla musica popolare, con influenze che di volta in volta spaziano attraverso vari generi musicali. Si va dalle sonorità balcaniche allo swing, senza dimenticare qualche suadente concessione alla tradizione melodica italiana. Anche la forma è ibrida: a momenti d’intenso lirismo, che rivelano una sensibilità avvezza a esercitarsi con la parola sofferta della poesia, si alternano brani più ironici, cui è affidato il compito di narrare istanti di vita vissuta e di scandagliare, con l’arma affilata dell’ironia, l’umana condizione esistenziale.

Adriano Doronzo è nato e vive a Trieste. Si divide tra il suo lavoro di spedizioniere nel settore caffeicolo e le produzioni discografiche; tra la poesia e l’organizzazione di eventi culturali. È presidente dell’Associazione Culturale “Club Anthares”, organizzatore del Festival Internazionale della Poesia. Studioso di Teosofia e Rosacrocianesimo, dirige la collana I Puri per conto della casa editrice FPE . Fondatore dell’Associazione Arepoesia, con la quale ha contribuito a diffondere libri di poesia di Stanislas de Guaita e Fernando Pessoa.

© 11 Aprile 2011

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