La Voce di Trieste

Trieste: cittadini in crisi? Il sindaco regala una pietra e la corda

 

Il sindaco PD di Trieste, Roberto Cosolini, e la sua amministrazione di centrosinistradestra hanno ideato e sperimentato una soluzione pratica ed artistica brillantissima per la crisi sociale sempre più grave della città-porto nordadriatica: regalare ai primi 500 cittadini che si sono messi in fila davanti all’ex Pescheria centrale, ad un passo dal mare, altrettante grosse pietre d’autore (il greco Kounellis) con buco e corda già pronti.

Non è una storia inventata, e sindaco e giunta sono finiti travolti nel ridicolo da ondate di battute (qui si dice witz) irresistibili.

Il precedente più illustre è infatti il santo patrono di Trieste, Giusto, che i Romani misero a tacere buttandolo a mare, nello stesso posto e con una pietra al collo. Ma dovettero almeno catturarlo e legarlo.

Mentre la formula moderna è non-violenta. Suggerisce infatti ai Triestini scontenti l’immolazione spontanea, fornendone loro gli strumenti gratis, e pure firmati. Il che non è poco, di questi tempi in cui nessuno ti regala più niente, e chi diventa povero deve arrangiarsi a rubare nei supermercati o frugare nelle immondizie, o suicidarsi a proprie spese.

Ed è anche una forma di generosità istituzionale esemplare, dato che quelle 500 pietre col buco d’autore ed altrettante corde sono state tolte dal soffitto della Pescheria, dove l’artista le aveva appese per un paio di mesi al costo di circa 200mila euro versatigli dallo stesso Comune (prezzo rivelato dal quotidiano incensatore locale, e non smentito).

Anche se dal costo occorre detrarre il risparmio dell’asportazione e discarica differenziata di pietrame e cordami, sostituita col fai-da-te. La spesa finale viene quindi ridotta attorno ai 150mila euro, importo che fa comunque impressione in tempi di crisi nera e di assistenze sociali lesinate ferocemente dallo stesso Comune.

Ma diviso per le 500 pietre bucate con corda, fa appena 300 euro per il set completo da regalare ad ogni richiedente. Una bazzeccola, insomma, ed un investimento davvero formidabile se si pensa ai costi sociali di ognuno dei cittadini in disgrazia che si potrebbero indurre a togliersi di mezzo con questa soluzione che associa nobilmente la dignità artistica al genio amministrativo.

Ed a fine intuizione psicologica, dato che la gente è stata già abituata da decenni a suicidarsi lentamente votando e mantenendo al potere questo genere di politici italiani. Che non hanno, è vero, molto senso della realtà, ma lo compensano con una straordinaria mancanza di senso del ridicolo.

Paolo G. Parovel

guarda il video “le piere col buso” su:

https://www.youtube.com/watch?v=RVgS4ZYp-_Y

© 5 Dicembre 2014

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