La Voce di Trieste

“Lo stravagante mondo di Greenberg”

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Un film con un grande potenziale ma che non coinvolge

Roger Greenberg torna nella natia Los Angeles. Abbandona New York, il caos, le aspettative deluse e l’ospedale psichiatrico in cui è stato ricoverato per un esaurimento nervoso. Dolce far niente, costruire una cuccia di legno per il cane del fratello e qualche rimpatriata tra amici sono le uniche cose cha ha in programma. Ma incontra Florence, la giovane assistente e domestica tutto fare del fratello; una piccola distrazione indesiderata, insensata.

Quarantun’anni lui, venticinque lei; Roger ha un laboratorio di falegnameria e una carriera da musicista gettata all’aria, Florence una storia importante appena finita e una gravidanza a sorpresa da eliminare, lui ha un solo vero amico che ancora lo sopporta, lei ha una quasi sorella che non vede di buon occhio la relazione tra i due. Mentre la metropoli californiana è schiava, smaniosa di successo e della scalata sociale, i due mitizzano lo stato mediocre senza rimpianti o mire di nessuna sorta. Due anime emotivamente opposte, ma entrambe perse. Non potevano che incontrarsi e plasmarsi in una forma precaria, incerta, anonima che non è amore, non è solo sesso, non è amicizia. Un rapporto mordi e fuggi, un tira e molla che strazia e stufa. Il consono lieto fine sarebbe lieto per questi due esseri in pena?

Lo stravagante mondo di Greenberg è un film assolutamente singolare, stravagante di nome e di fatto.

La prima stranezza è trovare Ben Stiller in panni che non gli si confanno. Quella faccia da schiaffi di Derek Zoolander, o del genero succube di Robert De Niro, dell’incallito sognatore guardia notturna al Museo di Storia Naturale di New York o ancora del trentenne Ted innamorato di Mary, la ragazza che non è riuscito a portare al ballo per uno spiacevole incidente con la zip; questi sono i suoi ruoli, quelli che l’hanno consacrato. Lo sguardo vacuo, il volto serio, l’uomo incazzato col mondo, con tutti, anche con se stesso, quell’uomo che non sa chiedere scusa. Non è il Ben Stiller a cui siamo abituati.

Miglior prova la dà Greta Gerwig nella ragazza acqua e sapone, un pò trasandata che non bada alla moda, neanche ai convenevoli, le piace bere e cantare e le piace anche lo strano uomo vulnerabile che non ammette di provare lo stesso per lei. Il ritmo è lento, alcune battute come molte inquadrature rimangono senza significato, per non parlare del finale, sospeso ma intuibile.

C’è una marea di temi in quest’ultima opera di Noah Baumbach: l’irrequitezza dell’uomo di mezza età, il demone del fallimento generazionale, la rincorsa al successo e al riscatto, la perdita di tempo poi rimpianta, l’irresponsabilità sfacciata dei giovani, il mondo fatto di regole che in quanto tali vanno raggirate, la definizione dei rapporti, la loro rottura e il loro recupero. Un mix irritante tanto quanto il personaggio di Roger, violento, scontroso, introverso, divorato dai dubbi e dalle pretese che pur sa di non poter avere, ma con qualcosa di puro e amabile.

É veramente alternativa come pellicola e non dovrebbe sorprendere considerato sia di Baumbach, sceneggiatore e regista che ha sempre preferito progetti indipendenti e lontani dai gusti mainstream. Però non quadra, la visione non coinvolge, in sala molti sbuffano, eppure si intravede qualcosa che rimane fumoso, indistinto sotto i mille temi che inevitabilmente portano a qualche identificazione, d’altronde lo spunto di Baumabach è sempre la vita, quella comune, semplice e complicata.

Peccato, il potenziale era altissimo ma la riuscita non all’altezza. Non resta che sperare in qualche sorpresa per la prossima collaborazione tra Stiller e Baumbach con While we’re young in sala nel 2012.

 

Noah Baumbach

Figlio dello scrittore e critico cinematografico Jonathan Baumbach e della critica Georgia Brown, da cui eredita la passione per il cinema e la scrittura. A ventisei anni (1995) gira e scrive la sceneggiatura del suo primo film Scalciando e urlando di cui  è anche interprete. Due anni più tardi recita nella sua seconda opera, Highball, sceneggiando e dirigendo anche Mr. Jealousy

Nel 2004 Baumbach lavora con il coetaneo Wes Anderson (regista, scneggiatore e produttore texano) alla sceneggiatura delle Avventure acquatiche di Steve Zissou commedia acquatica in cui ci sono Owen Wilson, Cate Blanchett, Anjelica Huston e Willem Dafoe. Nel 2009 i due tornano a lavorare insieme per la sceneggiatura di Fantastic Mr. Fox, il cartone animato tratto dall’omonimo successo letterario di Roald Dahl. Il cinema per Noah Baumbach deve trarre spunto direttamente dalla vita, così com’è, senza mutarla così da poterci inserire qualche riferimento autobiografico.

Nel 2005 realizza Ilcalamaro e la balena commedia che parla del divorzio di una coppia di Brooklyn e delle ripercussioni sui loro due figli, lavoro che gli vale diverse nomination e premi nei festival di tutto il mondo nonché un agrande successo di critica. Due anni dopo scrive e dirige Il matrimonio di mia sorella, in cui recitano Nicole Kidman, Jack Black e Jennifer Jason Leigh (a quel tempo sua moglie) che ha rivoluto nel suo ultimo lavoro, Lo stravagante mondo di Greenberg (2010).

 

Ben Stiller

Figlio degli attori Jerry Stiller e Anne Meara, fratello dell’attrice Amy Stiller, nasce il 30 novembre del 1965 ed esordisce a soli dieci anni nella serie tv Kate McShane. Studia all’UCLA, la celebre università di cinema di Los Angeles, diventa amico degli attori Owen Wilson, Jack Black, Kyle Gass e Janeane Garofalo e Vince Vaughn con il quale forma nel 2004 una fratellanza di attori di cui fanno parte anche Will Ferrell, Steve Carell e Luke Wilson che si è dedicata al cinema comico statunitense e che i media hanno chiamato la “Frat Pack”.

Il debutto sul grande schermo avviene con la pellicola di Steven Lisberger Su e giù per i Carabi (1987) in cui recita col padre.

Il finire degli anni ottanta è il periodo più fortunato: appare ne L’impero del sole di Spielberg, in TV con la commedia The House of the Blue Leaves, diventa una star fissa e di primo piano del Saturday Night Live (lo show comico più celebre degli Usa).

Nel 1990, ormai idolo dei teenagers statunitesi riesce ad avere uno show tutto suo su Mtv, The Ben Stiller Show.

Rientra nei cast di Pazzie di gioventù (1988) di David Anspaugh, Vendetta trasversale (1989) di John Irvin, Stella (1990) di John Erman e nel film di fantasia Autostrada per l’inferno (1992) di Ate de Jong.

Comincia a muovere i primi passi come regista dirigendo il corto Elvis Stories (1989) e dopo 5 anni passa al lungometraggio con la commedia generazionale Giovani, carini e disoccupati (1993), Il rompiscatole (1996) e Zoolander (2001).

Volto della commedia brillante, appare in Amori e disastri (1996) ma il suo vero successo arriva con Tutti pazzi per Mary (1998) dei fratelli Farrelly,campione d’incassi in tutto il mondo posizionata al 27esimo posto nella lista delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi.

Nel 2000 e nel 2004 lavora con Robert De Niro in Ti presento i miei e Mi presenti i tuoi? di Jay Roach. Nel 2003 Danny DeVito lo sceglie per affiancare Drew Barrymore in Duplex – Un appartamento per tre,l’anno dopo Barry Lavinson lo vuole accanto a Rachel Weisz con Jack Back in L’invidia del mio migliore amico e lo si ritrova con il miglior amico Owen Wilson sul set di Starsky & Hutch.

Gli ultimi anni sono stati pieni di impegni e successi a partire da Una notte al museo di Shawn Levy (2006) seguito dal sequel Una notte al museo 2 – La fuga (2009). Nel 2007 veste i panni de Lo spaccacuori, tra il 2008 e il 2010 partecipa ad altre tre commedie: come regista e interprete in Tropic Thunder, Un microfono per due di Todd Louiso, Lo stravagante mondo di Greenberg. Sempre ed è protagonista del terzo capitolo della famiglia Fotter, Vi presento i nostri.

 

Greta Gerwig

Nasce a Sacramento, California nel 1983. Studia al Barnard College dove si laurea in Letteratura Inglese e Filosofia. All’inizio pensa di diventare una commediografa, ma dopo aver recitato in un ruolo minore in LOL (2006) di Joe Swanberg si unisce al gruppo del Mumblecore, movimento cinematografico indioendente caratterizzato dalla produzione low budget con videocamere digitali, personaggi sempre ventenni, soggetto e sceneggiature improvvisate e attori non professionisti. Ed è leu stessa poi a fondare un gruppo di improvvisazione teatrale chiamato “The Tea Party Ensemble”.

Nel 2007 recita senza sceneggiatura nella pellicola Hannah Takes the Stairs e nel 2009 dirige con Joe Swanberg Nights and Weekends. Nel 2011 oltre a coprire il ruolo di protagonista in Lo stravagante mondo di Greenberg appare anche in altri film commerciali come Amici, amanti e… con Kevin Kline e Natalie Portman e il remake Arthur di Jason Winer con Jennifer Garner, Russel Brand, Helen Mirren e Nick Nolte.

 

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© 14 Aprile 2011

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