La Voce di Trieste

And the oscar goes to…

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I vincitori dell’83esima edizione degli Academy Awards. Si è conclusa alle prime luci dell’alba italiana l’83esima edizione degli Academy Awards trasmessa in diretta anche da La Voce di Trieste.

A dirigere lo spettacolo al Kodak Theatre di Los Angeles i giovanissimi e spiritosissimi Anna Hataway e James Franco (candidato come miglior attora protagonista per 127 Houres) alternati da numerose e griffatissime star.

Lo spettacolo comincia all’una passata con i primi attori a calcare il red carpet; poche scollature e ancor meno tagli audaci, la notte delle stelle esige eleganza e raffinatezza.

La prima a sfilare è Melissa Leo in un elegantissimo abito bianco e oro, seguono Mila Kunis firmata Elie Saab, in un delicato abito lilla che fa un pò a pugni a con la sua aria da “cattiva ragazza”, Amy Adams tra paillettes blu intenso e una dolcissima e palesemente emozionata Hailee Steinfeld, giovane tredicenne protagonista de Il Grinta, con un abitino in tulle rosa pallido.

L’ormai ossigenata Michelle Williams, con la solita aria svampita e al contempo depressa, arriva di grigio perla vestita poi, finalmente, la biondissima Jennifer Lawrence dona un tocco di passione azzardando un un rosso fuoco smanicato.

Arriva la splendida Cate Blanchett in uno stile impeccabile nonostante le strane perle gialle e viola quasi pacciane in un abito così fine, e a seguirla Russell Brand, candidato alla statuetta di miglior attore, ma assolutamente da bandire, sia per il completo nero e blu che per la madre al seguito; poi Colin Firth ineccepibile, Scarlett Johansson in un abito color prugna, Matthew McConaughey, Nicole Kidman in un bianco di Christian Dior (da condannare assolutamente le decolté rosse abbinate), Mark Wahlberg, Annette Bening, Warren Beatty e Tim Burton con Helena Bonham-Carter, decisamente meno Lady Gaga del solito, in un nero scollato che risalta il suo pallore e soprattutto l’acconciatura di fine Ottocento.

Ultima a graziare i fotografi, ma prima tra le candidate come miglior attrice, la bellissima Natalie Portman, in uno svolazzante abito viola intenso con taglio a v che fa intravedere il prosperoso seno materno pur sfumando le altre sinuosità della dolce attesa.

Ad alleviare la tensione prima delle premiazioni l’inebriante parodia d’apertura, firmata Hataway, Franco e Alec Baldwin che sancisce lo spirito di questa nuova edizione degli Oscar e a dirla tutta il ruolo comico-burlone calza a pennello ai due conduttori, in particolare alla quasi trentenne Anne.

L’attesisima consegna delle statuette si apre con Tom Hanks che assegna il premio alla miglior scenografia ad Alice in Wonderland di Tim Burton (scenografi Robert Stromberg e Karen O’Hara) e alla miglior fotografia, spettante al pluri nominato Inception di C. Nolan.

A Kirk Douglas invece la consegna del premio come miglior attrice non protagonista, spettante alla quasi senza parole Melissa Leo per l’interpretazione in The Fighter; per la serie ogni pronostico aspetta di essere smentito, Toy Story 3 – La grande fuga perde per un soffio il premio per miglior corto d’animazione, ma la Pixar non rimane a bocca asciutta e si rifà con la statuetta per il miglior film d’animazione.

Sono le 3 passate quando è la volta di un altro plurinominato, The Social Network di David Fincher, che con la statuetta come miglior sceneggiatura non originale apre la lunga serie di premiazioni che riceverà durante la serata e lo stesso vale, subito dopo, per il vincitore del premio come miglior script originale, ritirato da David Seidler per Il discorso del Re, riconoscimento dedicato a tutti coloro che soffrono di balbuzie.

Ad alternare la distibuzione dei premi diversi siparietti divertenti dei due presentatori, monologhi di altre star del cinema e anche un video commemorativo dedicato alle stelle scompare di quest’anno; un pathos in costante aumento fino alla consegna dei premi più ambiti.

Sono ormai le 5 del mattino quando Hilary Swank e Kathryn Bigelow annunciano il vincitore del premio per la miglior regia, assegnato, stavolta come previsto dalle scommesse, al britannico Tom Hooper per Il discorso del Re.

É ora che si entra nel vivo del festival: premio per la miglior attrice protagonista alla sfavillante futura mamma Natalie Portman per la sua interpretazione in Black Swan lungometraggio che, oltre alla gloria, le ha fatto trovare anche l’amore; altrettanto meritato il premio come miglior interprete dell’anno, consegnato da una gasata Sandra Bullock al formidabile protagonista de Il discorso del Re, Colin Firth.

Ed ecco, di lì a pochi minuti, anche l’ultima assegnazione, quella per il miglior film. A Steven Spielberg l’onore d’assegnare la statuetta più prestigiosa a…Il discorso del Re.

Edizione divertente, brillante, con poche polemiche e, a nostro avviso, equa e legittima!

Di seguito la lista di tutti i premiati:

 

Miglior film: The King’s Speech

Miglior attore protagonista: Colin Firth (The King’s Speech)

Miglior attore protagonista non protagonista: Christian Bale (The Fighter)

Miglior attrice protagonista: Natalie Portman (Black Swan)

Miglior attrice: Melissa Leo (The Fighter)

Miglior film d’animazione: Toy Story 3- La grande fuga

Miglior corto d’animazione: The Lost Thing

Miglior costumi: Colleen Atwood (Alice in Wonderland)

Miglior regia: The King’s Speech

Miglior documentario: Inside Job

Miglior corto documentaritico: Strangers No More

Miglior montaggio: Kirk Baxter e Angus Wall (The Social Network)

Miglior film straniero: In a Better World

Miglior trucco: Rick Baker e Dave Elsey (The Wolfman)

Miglior colonna sonora originale: Trent Reznor (The Social Network)

Miglior canzone: We Belong Together (Toy Story 3- La grande fuga)

Miglior cortometraggio: God of Love

Miglior montaggio sonoro: Richard King (Inception)

Miglior sonoro: Lora Hirschberg, Gary Rizzo e Ed Novick (Inception)

Miglior sceneggiatura originale: David Seidler (The King’s Speech)

Miglior sceneggiatura non originale: Aaron Sorkin (The Social Network)

 

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© 28 Febbraio 2011

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