La Voce di Trieste

I vincitori del Premio Internazionale “Rainer Maria Rilke”

Con la cerimonia di premiazione del I Premio Internazionale “Rainer Maria Rilke” del 16 ottobre al Castello di Duino si è conclusa l’iniziativa del Gruppo Ermada Flavio Vidonis, patrocinata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Duino-Aurisina. Il borgo ha così celebrato la poesia, grazie al ricordo della grandezza di Rainer Maria Rilke e delle sue Elegie duinesi, all’interno della stagione autunnale del festival Duino&Book. Al bando della prima edizione hanno partecipato 179 poeti. La Giuria composta da Elisabeth Faller, Christian Sinicco e Mary Barbara Tolusso, ha preso in esame le opere di autori viventi in tutte le lingue, comprese quelle minoritarie o dialettali e ha selezionato una rosa di dieci poeti. Tra le opere finaliste della sezione dedicata alle poesie singole e presentate anche da Sergio Cicalò, Marco Esposito, Valerio Grutt e Lucia Triolo, ha vinto il testo Sono interamente qui del bolognese Massimiliano Marrani: una visione dell’uomo e della sua intimità, capace di muoversi tra gli opposti simboli della vita e della morte, una poesia vissuta attraverso il dubbio sulla crescita di significati e sui messaggi che contiene per la nostra società. I finalisti della prima edizione per l’opera edita di poesia sono stati Lorenzo Chiuchiù con Le parti del grido (Effigie 2018), Stelvio Di Spigno con Minimo umano (Marcos y Marcos 2020), Franca Mancinelli con Tutti gli occhi che ho aperto (Marcos y Marcos 2020), Nina Nasilli con Prossimità (Book Editore 2019) e Alfonso Maria Petrosino che con Nature morte e vanità (Vydia 2020) è risultato il vincitore. Il libro del poeta campano presenta un ciclo di sessanta sonetti ispirati a variazioni sui temi della natura morta e sulla vanità umana, in cui l’io narrante, in modo ironico, finge di essere a sua volta uno scheletro in una danza macabra con la realtà. Gli schemi metrici restituiscono, oltre al gioco ripetuto sugli elementi del corpo umano, un’intrigante visione del mondo, e assieme riflessioni sui temi del tempo, dell’ecologia, immagini che contengono prospettive escatologiche ma pure sociali, sulla globalizzazione e sulle apocalissi di tutti i giorni. Inoltre i sonetti utilizzati da Alfonso Maria Petrosino risultano colloquiali, come se la forma sia stata completamente interiorizzata e ci si trovasse a dialogare a tavola, varcata la porta d’ingresso (anche) della poesia. «Una grande emozione celebrare la premiazione del Premio Internazionale Rilke al Castello di Duino. Pensare nel momento della lettura delle Elegie Duinesi, in tedesco da Elisabeth Faller, Vicepresidente dell’Associazione degli scrittori carinziani e in italiano da Christian Sinicco, Vicepresidente dell’Associazione Poiein, che cent’anni fa, proprio dal famoso maniero, Rainer Maria Rilke iniziava a scriverle, fa venire i brividi – ha detto Massimo Romita, Presidente del Gruppo Ermada Flavio Vidonis – e la data del 16 ottobre corrisponde anche a quella di inaugurazione della prima mostra del Gruppo Ermada Voci di Guerra in Tempo di Pace che nel 2011 vide la sua prima edizione».

© 18 Ottobre 2021

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