La Voce di Trieste

“La nave fantasma” al Rossetti

È uno spettacolo emozionante La nave fantasma, che Renato Sarti e Bebo Storti riportano in scena a 14 anni dall’edizione originaria che meritò il Premio Gassman come miglior novità italiana. In questi anni non ha perso nulla della sua forza, ed anzi proporlo oggi ha ancor più significato. Anche per questo motivo lo spettacolo è stato inserito nel cartellone altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e replicherà alla Sala Bartoli da martedì 17 a domenica 22 aprile. È il Natale del 1996: anni in cui trovare migranti per mare non è ancora parte dolorosa della nostra quotidianità. Ma al largo delle coste siciliane un battello carico di uomini e donne provenienti dallIndia, dal Pakistan e dallo Sri Lanka stanno sfidando le onde gelide per raggiungere la possibilità di una vita migliore. Il destino si abbatte sulla loro imbarcazione, che affonda, portando con sé 283 persone. Dopo la Seconda Guerra mondiale, era la più grande strage avvenuta nel Mediterraneo. Si potrebbe immaginare di trovare una ampia rassegna stampa su tali fatti, il numero di vittime (attualmente purtroppo di molto superato) era da brividi, e ci sono stati superstiti in grado di dare dettagliate testimonianze sul naufragio… eppure nulla. O quasi. Perché? Salvatore Lupo, un pescatore di Portopalo è il primo che cinque anni dopo, trova il coraggio di parlare, di dire di quei cadaveri che i pescatori trovavano nelle reti e rimandavano a mare, nel timore che tali ritrovamenti avessero conseguenze sulla pesca. Mette il quotidiano La Repubblica (e il giornalista Giovanni Maria Bellu) nelle condizioni di chiudere un ampio reportage sul “naufragio fantasma” in cui addirittura viene filmato il relitto. Finalmente le immagini fanno il giro del mondo e la notizia viene alla luce, dopo anni di menzogne e omertà. Proporre oggi una riflessione su questi eventi ha un significato che va ben oltre a quello storico, supera anche il giusto e doveroso intento di dare giustizia a quelle vittime, di restituire alla Storia con obiettività quei fatti. Inevitabilmente nell’agorà del pensiero e della coscienza che è il teatro, oggi, il racconto de “La nave fantasma” rimanda all’urgenza legata all’immigrazione nei nostri giorni. Il problema è cresciuto sotto i nostri occhi, e troppo a lungo si è continuato a subire la tentazione di affrontarlo con il silenzio, l’indifferenza, e magari peggio, con la chiusura e l’odio. Il teatro forse può costringere a prendere atto: può dare voce alle vittime, può gridare la ferocia dei trafficanti, denunciare la vigliaccheria degli omertosi. Soprattutto può tentare di riordinare, articolare i pensieri di chi davanti a un fatto tanto incontrollabile, ha paura. La nave fantasma va in scena da martedì 17 aprile alle ore 19.30 alla Sala Bartoli per il cartellone “altripecorsi” del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Le repliche si terranno fino a domenica 22 aprile. Martedì e Venerdì si replica alle 19.30, domenica alle 17 e gli altri giorni alle ore 21. I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili presso tutti i punti vendita del Teatro Stabile regionale e anche attraverso il sito www.ilrossetti.it.

© 16 Aprile 2018

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