La Voce di Trieste

Censimento 2011, cosa bisogna fare

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Dove restituire il modulo ed evitare le multe

Il 15° censimento generale della popolazione e delle abitazioni 2011 è appena iniziato e, come spesso accade nel nostro Belpaese, ecco pronti i primi intoppi: il sito per la compilazione on-line in tilt e gli sportelli delle Poste impossibilitati ad accettare i moduli compilati causa problemi al software. Ora sembra che le cose stiano migliorando e si possa quindi procedere nella raccolta dei questionari senza ulteriori stop.

 

 

Compilazione e restituzione

Fino al 22 ottobre proseguirà la spedizione dei questionari tramite il servizio postale: nel caso qualcuno non dovesse ricevere il modulo, potrà recarsi presso un centro comunale di raccolta per ritirarne uno oppure attendere un rilevatore comunale che consegnerà il questionario direttamente a casa a partire dal 21 novembre 2011.

Per restituire il questionario ci sono tre possibilità: via internet, negli Uffici postali, nei centri comunali di raccolta del Comune. Per la compilazione on-line ci si deve collegare al http://censimentopopolazione.istat.it ed inserire la password che si trova sulla prima pagina del questionario cartaceo ricevuto.

Se si desidera invece compilare il questionario su carta, dal 10 ottobre è possibile consegnarlo a mano in qualsiasi ufficio postale o nei centri di comunali di raccolta. Per sapere dove sono i centri predisposti dal comune di Trieste cliccare qui o inserire il proprio indirizzo qui. É possibile consultare l’elenco dei centri predisposti anche chiamando il numero verde gratuito 800-069-701.

 

Multe per chi non compila

La compilazione del modulo inviato per posta è obbligatoria. Chi non adempie a questo dovere rischia una multa fino a 2.065 euro. A prescriverlo è il decreto legge 322 del 1989, secondo cui chi si rifiuta di rispondere al questionario, lo fa in modo incompleto o scrive delle gravi inesattezze può essere sanzionato da 206 a oltre 2mila euro per le persone fisiche e da 500 a 5mila euro per le società o gli enti. Per arrivare a una sanzione occorre un procedura di accertamento da cui risulti che il rifiuto a rispondere al questionario è netto e consapevole. Lo stesso vale anche per chi lo compila commettendo intenzionalmente degli errori, alterando di proposito i risultati del sondaggio. La legge consente però ai cittadini di non rispondere alle domande relative ai dati sensibili.

 

Per maggiori informazioni:

http://censimentopopolazione.istat.it/default.html

www.retecivica.trieste.it

© 13 Ottobre 2011

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