La Voce di Trieste

“Donna non rieducabile” al Teatro Miela

Ottavia Piccolo è ospite della stagione altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, da martedì 11 a giovedì 13 aprile, con Donna non rieducabile, lo spettacolo che Stefano Massini ha scritto sulla giornalista Anna Politkovskaja e che da dieci anni raccoglie successo e commozione in tutta Italia. Anna Politkovskaja: una giornalista precisa, onesta, incisiva, anche scomoda, se è necessario. Di quelle che interpretano appieno il ruolo e il dovere della professione: “scrivere quello che si vede”. Un compito nient’affatto banale. Non lo era nella Russia del 2006, quando il 7 ottobre la sua voce è stata per sempre messa a tacere a colpi di pistola. Non lo è oggi, quando da un lato molti professionisti vivono situazioni in cui è difficile e rischioso esprimersi liberamente (pensiamo alle tante intimidazioni che avvengono continuamente), e dall’altro, altri “giornalisti” fanno carta straccia del proprio ruolo, mostrandosi imprecisi e parziali, facendosi beffe dell’etica professionale e infischiandosene delle conseguenze. Ecco che il simbolo incarnato da Anna Politkovskaja diviene fondamentale, ancor più significativo, come pure lo spettacolo a lei dedicato: uno squarcio di luminosa riflessione la cui attualità e forza non diminuisce. Ottavia Piccolo, diretta da Silvano Piccardi, è un’eccellente interprete della intelligente e adamantina drammaturgia di Stefano Massini. Il testo di Donna non rieducabile sgorga dall’adattamento di brani autobiografici della giornalista e di molti suoi articoli, che hanno raccontato momenti fondamentali della nuova Russia, dopo il crollo del Regime sovietico. Anna Politkovskaja fu infatti testimone dell’instaurarsi di una nuova democrazia, dei problemi della Cecenia e della dura repressione, dei drammatici momenti della strage al Teatro Dubrovka di Mosca e di quella nella scuola di Beslan, di cui tutti abbiamo memoria. Ne parlò sempre senza compromessi né pregiudizi: un’ottica che non a tutti si confaceva. E se nel passato dell’Unione Sovietica il controllo del libero pensiero era esplicitamente repressivo e cupo, non di meno, un violento “controllo” è stato esercitato su questa giornalista nella Russia “nuova”, ma vigliaccamente oppressiva. Un paio di killer senza nome, e una voce non allineata tace. Donna non rieducabile va in scena al Teatro Miela martedì 11 a giovedì 13 aprile alle ore 21 per la stagione altripercorsi del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia. Per i posti ancora disponibili ci si può rivolgere presso tutti i punti vendita dello Stabile regionale, i consueti circuiti o accedere attraverso il sito www.ilrossetti.it alla vendita on line. Ulteriori informazioni al tel 040-3593511.

© 10 Aprile 2017

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