La Voce di Trieste

Tra un mese il via al Festival del Cinema Latino Americano

Manca un mese esatto alla serata inaugurale del XXXI Festival del Cinema Latino Americano. L’evento si svolgerà a Trieste dal 22 al 30 ottobre nella consueta e centralissima location dell’Auditorium del Civico Museo Revoltella, nelle date 26, 29 e 30 ottobre, e presso il Cinema Teatro dei Fabbri tutti i giorni. Alla cerimonia inaugurale, che si terrà presso l’Aula Magna del Centro Internazionale di Fisica Teorica dell’UNESCO, sarà presente l’Ambasciatore del Cile in Italia, Fernando Ayala. Trieste, per il 31esimo anno, ospita un appuntamento importante e di rilievo nazionale. Il Festival è, infatti, unico nel suo genere nel Paese. La XXXI edizione prevederà 13 film nella sezione Concorso Ufficiale in rappresentanza di numerosi paesi del continente Latino Americano. Verranno inoltre assegnati altri premi, previsti nella sezione Contemporanea: Premio Malvinas, Premio Mundo Latino, Premio Arcoiris. Il Premio Malvinas è unriconoscimento al film che meglio interpreta i valori del rispetto e dell’osservanza del diritto internazionale, della sana convivenza tra i popoli e della risoluzione pacifica dei conflitti (assegnato grazie a una collaborazione con il Ministero della Giustizia e Diritti Umani dell’Argentina e con l’Istituto del Cinema Argentino). Il Premio Mondo Latino valorizza l’opera cinematografica che meglio tratta una problematica storica dell’America Latina. Il Premio Salvador Allende, invece, conferito ogni anno a una personalità del mondo culturale, artistico o diplomatico che si sia distinta per la sensibilità artistica o per l’impegno attivo a favore dell’America Latina, sarà consegnato durante la cerimonia di inaugurazione dall’Ambasciata cilena, nella persona dell’Ambasciatore Fernando Ayala, al giornalista e già Direttore dell’Agenzia Internazionale Inter Press Service (IPS) Roberto Savio.

Le retrospettive in programma

Due le retrospettive, di alto valore culturale. Una su Francisco Gedda, attento e prolifico documentarista, antropologo ed etnologo cileno di origine sarda che racconta le popolazioni native e i luoghi dimenticati dell’America Latina. La seconda retrospettiva sarà dedicata a Juan Carlos Rulfo, importante cineasta messicano, già premiato al Sundance Festival, figlio del grande scrittore Juan Rulfo (tra le cui opere ricordiamo “Pedro Paramo” e “El llano en llamas”) che fu protagonista della nuova letteratura latinoamericana insieme a Carlos Fuentes, Gabriel García Márquez, Julio Cortázar. Il Festival offrirà una chicca assoluta per chi ama letteratura e cinema: la proiezione del film “En este pueblo no hay ladrones” (“In questo paese non ci sono ladri”), diretto nel 1965 da Alberto Isaac e tratto da un racconto di Gabriel García Márquez. Attori d’eccezione proprio lo scrittore Juan Rulfo, Luis Buñuel e lo stesso Gabriel García Márquez. Il regista Juan Carlos Rulfo sarà presente a Trieste in occasione del Festival. Per maggiori informazioni www.cinelatinotrieste.org

© 22 Settembre 2016

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